Le case ecologiche passive hanno molti vantaggi e caratteristiche uniche, tanto è vero che le Norme europee hanno di fatto ripreso il concetto di casa passiva nel così detto edificio ed energia quasi zero (near zero energy building) che sarà di fatto il punto di riferimento obbligatorio per l’edilizia di nuova realizzazione a partire dal 2020 in ogni Paese della Unione europea, Italia compresa. Su tale tema, molto importante per chi sta pensando di costruire la propria nuova villa ecologica, dedicherò prossimamente un articolo specifico.
Se avete letto qualche cosa nel nostro sito credo che oramai conosciate i principali vantaggi che presentano le case ecologiche passive (sia in legno che in muratura):
- Iperisolamento dell’involucro edilizio (pareti, copertura, ecc); in particolare le pareti devono avere circa 22-24 cm di isolamento (trasmittanza di circa 0,13 w/mqk), mentre in copertura l’isolamento deve essere di circa 32-34 cm minimo (trasmittanza di circa 0,10-0,11 w/mqk);
- muri perimetrali realizzati in modo da avere adeguata massa (almeno 300-330 kg/mq) in modo che anche d’estate siano naturalmente fresche senza una necessità forzata di installare un impianto di condizionamento;
- Serramenti ad alto isolamento (triplo vetro, Ug=0,5-0,6 w/mqk), montati con guaine espansive per garantire una perfetta tenuta all’aria (oltre che all’acqua!);
- Aria pulita filtrata in qualsiasi ora della notte e del giorno, con completa eliminazione di odori, aria viziata e muffe tramite l’installazione di un impianto centralizzato di ventilazione con ricambio d’aria ad alta efficienza;
- Impiantistica con la presenza di adeguate fonti di energia rinnobabile (solare termico, fotovoltaico, biomassa, ecc.);
- Tenuta all’aria complessiva certificata dal blower-door-test (test di tenuta all’aria); il valore deve essere inferiore a 0,6 h-¹, valore molto difficile da ottenere e segno di ottima qualità di costruzione ed assenza di spifferi o fessure.
- Volume edilizio compatto (rapporto S/V basso) e presenza di idonee grandi aperture finestrate sui lati sud ed ovest in modo che la casa ecologica si possa riscaldare d’inverno gratuitamente con gli apporti solari. Le aperture devono essere protette preferibilmente da frangisole o tende esterne (meglio se a scorrimento verticale).
- Calore diffuso in tutti gli ambienti interni, senza alcuna sensazione di freddo o caldo come accade spesso invece in case normali commeciali in cui i ponti termici non sono corretti o studiati accuratamente (ricordo a tal proposito che sebbene la Norma italiana preveda l’obblico di verificare e correggere tutti i ponti termici, raramente negli edifici comuni, ciò viene fatto!).
- Classe energetica: A4 – edificio ad energia quasi zero.
- Spesso vengono certificate da Enti terzi come il Passivhaus Istitut di Dortmund o l’Agnezia Casaclima di Bolzano.
TUTTE QUESTE PECULIARITA’, CHE NON SI TROVANO IN EDIFICI NORMALI ANCHE IN LEGNO (UNA CASA IN LEGNO NON NECESSARIAMENTE E’ PASSIVA O ECOLOGICA), FANNO IN MODO CHE LA CASA SIA DI FATTO ECOLOGICA, CON UN GRANDE RISPETTO AMBIENTALE E CONTRIBUISCE QUINDI ALLA PRESERVAZIONE DELL’AMBIENTE IN CUI TUTTI VIVIAMO.
Nel nostro sito, ad esempio qui, potete trovare parecchie informazioni tecniche sulle case ecologiche.
Per quanto rigurda le “prestazioni” di una casa passiva si possono prendere in considerazione ad esempio i costi di gestione o, in altre parole, i consumi reali consuntivi. In questo articolo potete vedere i dettagli del calcolo.
In generale una casa passiva presenta dei costi di riscaldamento di circa 1 euro/mq*anno. Complessivamente, tenendo conto tutti i consumi (riscaldamento, acqua calda sanitaria, raffrescamento se necessario e di tutti i consumi elettrici) il costo di gestione è di circa 3,5 euro/mq*anno, un valore di circa l’80-90% inferiore rispetto ad una casa che rispetti i minimi normativi attualmete in vigore (rispetto invece ad un edificio anni 60-70 privo o quasi di isolamento, la differenza è abissale).
In termini invece di confort e di isolamento termico vi posso riassumere un semplice esperimento che abbiamo eseguito su una casa passiva qualche anno fa: i primi di dicembre, con temperature esterne variabili dai -3,-5 °C (durante la notte) ai + 5°C (durante in giorno) abbiamo completamente spento per una settimana l’impianto di riscaldamento (cioè abbiamo spento la batteria di post-riscaldamento), lasciando in funzione solo il ricambio d’aria automatico, dotato, in quel caso, di preriscaldo geotermico.
Ebbene, la temperatura interna della casa passiva partendo da 20°C dopo una settimana era scesa, stabilizzandosi, a circa 18,5 °C. Di fatto la casa passiva si riscaldava solo attraverso gli apporti solari (in quella settimana alcune giornate sono state di sole, altre di pioggia), il contributo degli elettrodomestici e delle persone che vi abitavano.
MI RACCOMANDO: PER EVITARE “PICCOLI” INCONVENIENTI NON PROVATE A FARE A CASA VOSTRA LO STESSO ESPERIMENTO, SENZA AVER PRIMA AVVISATO LA VOSTRA FAMIGLIA….
A fronte di tanti vantaggi e peculiarità unitche, molti clienti mi chiedo quanto costano di più le case passive rispetto a case “normali”. Una risposta precisa non può essere data in quanto ci sono molti modi per raggiungere le prestazioni delle case ecologiche passive e poi bisognerebbe definire cosa significa casa normale (definendo ad esempio la classe energetica di comparazione).
L’Agenzia Casaclima di Bolzano parla di una differenza di circa il 3-5% in più sul costo di costruzione, differenza che può essere ridotta da una scelta oculata di materiali ed impiantistica.
In generale i costi di costruzione di una casa ecologica passiva dipendono da molti fattori quali ad esempio:
- dimensioni della parte abitabile dell’abitazione;
- presenza e dimensioni di superfici accessorie (portici, pompeiane, soppalchi, autorimesse, ecc);
- ubicazione;
- numero di piani (una casa su un piano costa di più a parità di superficie rispetto una casa a due o più piani);
- dotazione impiantistica;
- tipologia costruttiva (se in legno o muratura o altri sistemi costruttivi semiprefabbricati);
- tipo di materiali (ad esempio il cappotto esterno può essere teoricamente realizzato con materiali molto differenti con costi diversissimi, quali ad esempio il polistirolo, lana di vetro o roccia, fibra di legno, sughero o silicato di calcio). I materiali naturali costano di più rispetto i materiali derivati dal petrolio.
- tipo di serramenti e finiture.
Per avere dei costi di costruzione reali consuntivi recenti di case passive realizzate potete leggere in dettaglio questo articolo (casa su un piano ) o quest’altro (casa su due piani). Le case in legno passive costano di norma il 20-30% in più rispetto le medesime realizzate ad esempio con struttura in muratura armata.
Nel caso anche tu stia pensando di realizzare una nuova casa ecologica in legno o muratura su misura per la tua famiglia e sia interessato ad avere un Piano economico preliminare, con tutti i costi necessari ad avere la casa ecologica finita chiavi in mano, redatto su misura in base alle dimensioni della vostra casa ed in base alle necessità della tua famiglia, contattaci senza remore allo 0445-381652 oppure scrivi a info@studiodallalibera.com per fissare un primo appuntamento gratuito con l’ing. Giancarlo Dalla Libera in persona.
