La legge regionale n. 14 del 2009 modificata e prorogata Legge regionale n. 32 del 29 novembre 2013 ha notevolmente allargato le possibilità di edificazione anche in zone agricole vincolate. In questo articolo affronteremo specificatamente le possibilità previste dalle attuali norme regionali in zona agricola. E’ possibile realizzare degli ampliamenti di edifici esistenti a destinazione residenziale anche staccati, purchè siano collocati entro 200 mt dall’edificio esistente di partenza (mi rendo conto che la frase “ampliamento staccato” possa sembrare un ossimoro, ma così dice la Legge). Per ampliamento staccato si intende, in concreto, il poter realizzare una nuova abitazione indipendente ed autonoma, situata entro 200 mt dall’edificio esistente.
Per poter usufruire della legge ci devono essere delle precondizioni:
- Avere in proprietà un edificio esistente a destinazione residenziale od funzionalmente destinato alla conduzione del fondo agricolo;
- Ampliamento consentito anche su un lotto non di pertinenza purchè sia ad una distanza massima di 200m dal lotto di pertinenza dell’edificio, che sia appartenente al proprietario (o al coniuge o figlio) dell’edificio esistente dal 31 ottobre 2013 e che il lotto sia nella stessa zona territoriale omogenea. (cioè se l’edificio esistente è in zona agricola non posso usare il Piano Casa realizzando un ampliamento staccato in una zona terretoriale che, per il PRG o PI, non sia zona agricola).
- L’edificio esistente deve essere regolarmente dichiarato (non abusivo o parzialmente abusivo).
- Le istanze di intervento si devono presentare entro il 31 dicembre 2018.
Ma cosa si può fare, quanta volumetria si può costruire?
Ecco le risposte:
- Ampliamento di un edificio esistente in aderenza o staccato:
– fino al 20 % della volumetria dell’edificio esistente;
– fino al 30 % se si utilizza una qualsiasi fonte di energia rinnovabile con potenza maggiore ai 3 kw;
– fino al 45 % se oltre ad installare una qualsiasi fonte di energia rinnovabile con potenza maggiore ai 3 kw, si porta l’intero edificio (esistente + ampliamento) almeno in classe energetica B;
– In zona agricola l’ampliamento va calcolato sulla massima volumetria assentibile dalle normative vigenti (L.R. n 11/2004) cioè 800 mc se l’edificio esistente ha un volume esistente minore, nel caso l’edificio esistente sia adibito a prima casa di abitazione. (quindi se ad esempio l’edificio esistente è di 300 mc, è possibile realizzare una nuova abitazione staccata di ben: 500 mc+30%*800 mc=740 mc, una cubatura discreta per una abitazione singola);
- Demolizione e ricostruzione con ampliamento di un edificio esistente:
– fino al 70% se si demolisce e ricostruisce l’edificio esistente e se il nuovo edificio è in classe energetica A. (in alcuni casi si può arrivare anche all’80%, nel caso l’edificio rispetti stringenti criteri di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale di cui alla legge regionale 9 marzo 2007, n. 4 ).
- Recupero di un sottotetto esistente con relativo ampliamento:
– fino al 20 % della volumetria dell’edificio esistente;
– fino al 30 % se utilizzo qualsiasi fonte di energia rinnovabile con potenza maggiore ai 3kw;
– fino al 45 % se oltre a installare una qualsiasi fonte rinnovabile con potenza maggiore ai 3kw porto l’intero edificio (esistente + ampliamento) almeno in classe B.
Come vedete le possibilità sono interessanti. Va studiato però ogni caso, in quanto la norma pone delle condizioni e delle esclusioni che possono essere implementate dallo strumento urbanistico del Comune. In particolare anche in zone agricole con vincolo paesaggistico è possibile applicare il Piano Casa. Per esperienza è bene coinvolgere la Soprintendenza per un parere preliminare nel caso si voglia realizzare un nuovo edificio utilizzando la possibilità di ampliamento del 70% o 80%.
Nel caso tu sia interessato a valutare l’applicabilità del piano casa alla tua casa esistente od ai tuoi terreni agricoli, contattaci senza remore allo 0445-381652 oppure scrivi a info@studiodallalibera.com per fissare un primo appuntamento gratuito con l’ing. Giancarlo Dalla Libera in persona.
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