I ponti termici sono, in parole semplici, dei punti della casa in cui il calore passa maggiormente tra l’interno e l’esterno (e viceversa); oltre ad essere causa di notevoli dispersioni termiche, può provocare anche la formazione di condense e l’insorgenza di muffe.
Sarà capitato anche a voi sicuramente in casa vostra od in casa di qualche vostro amico vedere qualche condensa (o peggio muffa) sul davanzale della finestra (o portafinestra) durante la stagione fredda, oppure vedere nascere e crescere la muffa negli angoli delle stanze delle camere da letto, magari in corrispondenza di un terrazzo esterno.
Quando si progetta un edificio (che sia con struttura in legno od in muratura fa poca differenza) è necessario studiare ed analizzare con cura i punti più delicati ove può insorgere un ponte termico significativo.
Per far ciò bisogna dedicare molto tempo e pazienza perchè tale studio è fondamentale per prevenire innanzitutto gravi difetti di progettazione (formazione di muffe e condense) ma anche lo spreco significativo di energia dovuto a dispersioni termiche elevate.
Ricordo che la Norma vigente obbliga il progettista a verificare i ponti termici della casa con adeguati software agli elementi finiti, ma rarissimamente ho visto, nella mia esperienza, colleghi che sappiano almeno come evitare errori grossolani di progettazione e realizzazione.
Nelle case ecologiche passive (in legno o muratura) lo studio dei ponti termici è fondamentale ed è richiesto dall’Ente certificatore (che sia Casaclima e Passivhaus), sebbene ci siano approcci e semplificazioni molto diversi tra di loro.
I ponti termici “classici” da studiare ed analizzare sono principalmente quelli relativi ai serramenti e porte di ingresso (attacco a terra verso il pavimento od il davanzale, attacco laterale, attacco verso il cassonetto per tapparelle o frangisole; cfr figura sopra), l’attacco tra muro perimetrale e fondazione (o cordolo di rialzo della platea, cfr figura sotto),
gli sporti o cornici di copertura.
Fare uno studio esaustivo dei ponti termici di una abitazione vuol dire analizzare e verificare qualche decina di punti critici, giornate di lavoro intere dedicate a questo studio specifico.
Capite perchè, purtroppo molto più spesso di quanto si possa pensare, il “tecnico di paese” (od il termotecnico da egli incaricato) tende a trascurare tale analisi, ipotizzando a priori che tutti ponti termici siano verificati (cioè rispettino i limiti previsti dalle Norme), quasi per “magia”!
Pertanto, un piccolo consiglio che mi permetto di darvi è il seguente: quando dovete scegliere un Professionista che si occupi della progettazione, direzione lavori della vostra casa in legno o muratura, chiedetegli esplicitamente se d’abitudine, come modus operandi, esegue sempre uno studio accurato dei ponti termici di tutta l’abitazione con dei programmi adeguati agli elementi finiti; se la sua risposta è evasiva o poco convincente allora vi consiglio vivamente di cercare e scegliere un altro Progettista, meglio se certificato Passivhaus o Casaclima, ma che abbia anche l’adeguata esperienza costruttiva e realizzativa ed affidabilità.
Infatti sicuramente l’estetica e l’armonia architettonica degli ambienti e del progetto in generale è importante, ma, allo stesso tempo, è fondamentale che l’edificio venga progettato prima e realizzato poi senza difetti od errori.
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